A nostro avviso, la transizione energetica rappresenta un’opportunità di investimento assolutamente unica. Utilizziamo un quadro di riferimento con tre pilastri – Leader, Adaptor e Soluzioni – per individuare le opportunità legate al cambiamento climatico in riferimento a diversi temi.

Che cosa significa questo in pratica? 

Leader – aziende con un piano di decarbonizzazione ambizioso e credibile

Esempio: EDP

Il comparto energetico è responsabile per oltre il 75% delle emissioni globali e la produzione di calore ed elettricità rappresenta quasi la metà di queste emissioni ogni anno.1 Di conseguenza, il settore delle utility svolge un ruolo fondamentale nel trainare la riduzione delle emissioni. La decarbonizzazione delle utility è fondamentale, perché getta le basi per una rete carbon-free e consente di ridurre l’impatto anche in altri settori a emissioni elevate, come le costruzioni e i trasporti.

EDP, utility portoghese, all’interno del nostro quadro di riferimento, è considerata un leader della transizione. L’azienda non solo si pone elevati obiettivi per la decarbonizzazione, ma li raggiunge costantemente, ridefinendo al contempo target sempre più ambiziosi. Entro il 2030, EDP mira a ridurre le sue emissioni di CO2 specifiche del 98% rispetto al 2015, uno degli obiettivi più ambiziosi nell’intero settore. Inoltre, EDP è considerata leader globale nel settore dell’energia rinnovabile ed è tra i maggiori produttori di energia eolica al mondo.

Per contestualizzare, la media delle riduzioni delle emissioni Scope 1 e 2* per il settore delle utility nel 2030 raggiungerà probabilmente appena il 23%.2 EDP, da parte sua, ha assunto l’impegno di eliminare progressivamente tutta la generazione di energia da gas, il che la rende una delle prime aziende europee nel settore orientata, nel breve periodo, verso un futuro libero dai combustibili fossili. EDP intende spendere € 25 miliardi entro il 2026 per arrivare quasi a raddoppiare la sua capacità nell’ambito delle rinnovabili.

Adaptor – aziende e paesi che aiutano la società ad adattarsi al cambiamento climatico

Esempio: Manila Water

Il mondo deve urgentemente ridurre le emissioni per mitigare gli effetti più dannosi del cambiamento climatico. Tuttavia, anche negli scenari di decarbonizzazione più ottimistici, le temperature globali saliranno ulteriormente e gli eventi climatici estremi diverranno più frequenti e severi. La capacità di adattarsi a questi rischi deve andare di pari passo con la lotta al cambiamento climatico. Manila Water sta facendo proprio questo. Secondo il progetto INFORM dell’UE, le Filippine – dove vivono 110 milioni di persone – sono il paese più a rischio di danni fisici dovuti al cambiamento climatico. L’aumento del livello del mare, la maggiore frequenza dei tifoni, le alluvioni, le ondate di calore e le siccità rappresentano una minaccia per il paese. E questo vale soprattutto per la capitale costiera, dove strade e case devono essere periodicamente rialzate per arginare i danni derivanti dall’aumento del livello del mare, che qui avviene tre volte più velocemente rispetto alla media globale.

Manila Water fornisce a oltre 6 milioni di persone accesso all’acqua pulita e sta effettuando ampi investimenti per poter continuare a fornire i suoi servizi. Costruire le infrastrutture per ridurre le perdite, trattare le acque reflue e collegarsi alle principali nuove fonti nei prossimi anni aiuterà l’azienda a raggiungere l’obiettivo di aumentare la sua riserva ad almeno il 15% entro il 2025. La società ha inoltre piantato 1,2 milioni di alberi dal 2006 per supportare e ottimizzare le fonti d’acqua esistenti. A nostro avviso il track record e l’impegno di Manila Water aiuteranno una delle popolazioni più a rischio del mondo ad adattarsi al cambiamento climatico.

Soluzioni – aziende i cui prodotti e servizi favoriscono la decarbonizzazione dell’economia in generale

Esempio: Getlink

Come titolare e gestore dell’Eurotunnel, Getlink fornisce uno dei mezzi di trasporto tra Regno Unito e Francia a minore impiego di energia e rilascio di emissioni. Alimentati in gran parte da energia non tratta da combustibili fossili, i suoi treni shuttle elettrici risparmiano oltre 500.000 tonnellate di CO2 ogni anno rispetto alla via alternativa su traghetto. Inoltre gli operatori di trasporto merci e passeggeri su rotaia che utilizzano i suoi tunnel – compreso l’Eurostar – sono molto più efficienti rispetto alle alternative (HGV, autovetture, aerei). L’azienda stima un risparmio annuo pari a circa 1,4 milioni di tonnellate di CO2.

Insieme alle emissioni evitate nelle sue operazioni di trasporto merci su rotaia, Getlink stima che la sua attività aiuti altre aziende a ridurre le emissioni di oltre 2 milioni di tonnellate l’anno. Ciò equivale a rimuovere le emissioni di circa 1,3 milioni di auto che circolano sulle strade del Regno Unito ogni anno. Si tratta inoltre di quasi trenta volte l’impronta di carbonio di Getlink stessa, il che la rende inequivocabilmente parte della categoria dei fornitori di soluzioni per il clima.

Getlink comunque non siede sugli allori, ma sta lavorando per eliminare gli scarti dalle sue operazioni e ridurre le emissioni dagli agenti refrigeranti e antincendio nei suoi tunnel. Il suo ultimo progetto, Eleclink, connette la rete elettrica del Regno Unito alla Francia tramite cavi nel tunnel, con un incremento della capacità tra i due paesi del 50%. Questo consentirà una generazione e distribuzione di energia elettrica più efficiente in entrambi i paesi, con l’inserimento nel mix di una quota maggiore di rinnovabili.

Considerazioni finali…

Questi sono solamente tre esempi di aziende che a nostro avviso stanno trainando la lotta al cambiamento climatico. C’è comunque ancora molto da fare se vogliamo raggiungere un mondo a zero emissioni nette. Parecchi settori rimangono sottofinanziati e sono ancora in evoluzione. Come asset manager, possiamo dunque svolgere un ruolo vitale nell’indirizzare i capitali dove ce n’è più bisogno. Per i nostri clienti, questo significa che possono potenzialmente contribuire alla gestione del cambiamento climatico, cercando al contempo di ottenere un ritorno finanziario interessante.

Le aziende citate sono state scelte solo a scopo illustrativo al fine di mostrare lo stile di gestione degli investimenti qui descritto e non come raccomandazione d’investimento né indicazione della performance futura. Le performance passate non sono indicative dei risultati futuri.

*Emissioni Scope 1: emissioni di gas serra (GHG) che un’azienda produce direttamente. Emissioni Scope 2: emissioni di GHG associate all’energia che l’azienda acquista da terzi.