Il rialzo dell'inflazione e dei tassi d'interesse dai recenti minimi storici spinge gli investitori a valutare le migliori opzioni per far fronte a un contesto in continua evoluzione.

Le obbligazioni sono penalizzate dall'aumento dei tassi: da inizio anno (al 10 maggio 2022) l'indice Bloomberg Global Aggregate, che replica l'andamento delle obbligazioni globali investment grade, ha ceduto il 12% in termini di USD[i]. Anche gli asset rischiosi come le azioni vanno incontro a turbolenze, dato che il rialzo dei tassi potrebbe ridurre la somma che gli investitori sono disposti a pagare per potenziali flussi di cassa futuri. Detenere liquidità non è certo la soluzione ideale, visto che l'inflazione ne erode il valore in termini reali. In questo quadro, le azioni da dividendo potrebbero rappresentare un'interessante alternativa.

Dunque la buona notizia è che per le aziende in grado di espandersi e pagare dividendi potrebbe aprirsi una stagione favorevole. Infatti, durante le fasi di alta inflazione – superiore al 5% – le aziende in grado di versare dividendi sostanziosi tendono storicamente a sovraperformare il resto del mercato azionario: lo dice una ricerca di Goldman Sachs basata sulle rilevazioni dell'indice S&P500 a partire dal 1940. In base ai risultati di questa analisi, puntare sulle azioni da dividendo può mitigare i danni dell'inflazione[ii].

Questa teoria è ulteriormente corroborata dal fatto che durante la crisi inflazionistica degli anni '70 l'indice S&P500 ha generato un total return del 77% in USD[iii]. Di questo, circa tre quarti provenivano da dividendi e dal loro reinvestimento. Se guardiamo ai dati degli ultimi 20 anni, i dividendi versati e reinvestiti rappresentano circa la metà dei rendimenti totali dell'indice MSCI AC World[iv], ovvero la metà del rendimento pari al 315% (generato nei 20 anni fino al 30 aprile 2022). I dividendi sono una componente estremamente importante del total return anche in un contesto di inflazione bassa o moderata, e quando le pressioni inflazionistiche salgono il loro ruolo acquista un'importanza anche maggiore.

Quanto a dividendi, com'è lo scenario attuale?

Al momento i dividendi sono lauti e le loro prospettive di crescita sono positive. Nei 12 mesi fino al 31 marzo 2022 le aziende dell'indice MSCI AC World hanno versato quasi USD1.300 mld di dividendi[v]. Nel 2021 i dividendi distribuiti dalle società globali dell'indice sono stati del 17% superiori a quelli del 2020[vi]. La ripresa dell'economia globale ha dato ossigeno alla crescita degli utili e dei dividendi rispetto ai minimi toccati durante la recessione dovuta alla pandemia da Covid-19 nel 2020.

Al momento i dividendi sono lauti e le loro prospettive di crescita sono positive.

Anche nel 2020, nel pieno della crisi economica e degli utili, le aziende dell'indice hanno versato dividendi per oltre mille miliardi di dollari[vii], il che dimostra l'ottima tenuta delle distribuzioni delle aziende e la loro affidabilità come fonte di rendimento lungo il ciclo economico. La crescita prevista degli utili aziendali nel 2022 è di circa il 10%[viii] e ci attendiamo un aumento simile dei dividendi. Malgrado le crescenti preoccupazioni per l'aumento dei costi di produzione dovuto all'inflazione, all'alto costo del capitale e ai potenziali effetti di questi fattori negativi sui margini aziendali, i risultati dell'ultimo trimestre sono stati decisamente incoraggianti, dato che, dell'80% delle società S&P500 che ha già reso noti gli utili del primo trimestre, l'80% ha battuto le stime.[ix]. C'è stato anche un aumento dei riacquisti di azioni proprie, il che indica la fiducia che le aziende hanno nel premiare gli azionisti e fa ben sperare per le prospettive dei dividendi.

Per di più, la disponibilità di liquidità delle aziende è ai massimi storici e i payout ratio sono ancora relativamente bassi. Il payout ratio, ovvero il rapporto di distribuzione, è la percentuale degli utili restituita agli investitori sotto forma di dividendi, e il payout ratio dell'MSCI AC World è attualmente pari al 42%[x], rispetto alla media del 58% degli ultimi 15 anni[xi]. Nel complesso le condizioni si mantengono buone per i dividendi e molte aziende hanno la possibilità di incrementare il livello delle distribuzioni.

Dove vediamo le opportunità più interessanti?

I settori dell'energia, dei materiali, immobiliare e industriale sono quelli in cui l'accelerazione degli utili e delle distribuzioni è stata maggiore. Anche i margini delle banche e delle società finanziarie sono in espansione. Inoltre, le riserve di liquidità sono elevate in settori quali la sanità e la tecnologia, quindi le prospettive di distribuzione dei dividendi rimangono positive in un ampio numero di settori.

Le aziende che offrono dividendi elevati spesso hanno ottime credenziali ambientali, sociali e di governance (ESG). La nostra ricerca di investimento incorpora sempre la valutazione dei fattori ESG e adottiamo un approccio di engagement attivo con le aziende in cui investiamo perché il nostro obiettivo è migliorare gli standard ESG dell'intero settore.

Infine, le valutazioni delle azioni globali appaiono ragionevoli. L'indice MSCI AC World è attualmente scambiato a 15,0x in base al rapporto prezzo/utili a termine, un livello nettamente inferiore alla media quinquennale di 17,6x[xii]. Dunque, malgrado le recenti turbolenze di mercato, il previsto aumento dei tassi d'interesse e le pressioni inflazionistiche, i rischi sono già in gran parte scontati nelle valutazioni.

Per contrastare il rischio di inflazione, suggeriamo di prendere in considerazione le azioni da dividendo globali. I dividendi forniscono una fonte affidabile di rendimento e gli investitori possono spaziare fra una gamma di opportunità globali.

[i] Bloomberg, maggio 2022.

[ii] Goldman Sachs, febbraio 2022.

[iii] Goldman Sachs, febbraio 2022.

[iv] Jefferies, Factset aprile 2022.

[v] Bloomberg, aprile 2022.

[vi] Bloomberg, MSCI, abrdn, maggio 2022.

[vii] Bloomberg, MSCI, abrdn, maggio 2022.

[viii] Stime di consenso Bloomberg, maggio 2022.

[ix] JP Morgan, maggio 2022.

[x] Bloomberg, MSCI maggio 2022.

[xi] Bloomberg, MSCI, maggio 2022.

[xii] Bloomberg, MSCI maggio 2022.

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