Molto è cambiato da quando il primo fondo monetario (Money Market Fund o MMF) è stato creato negli Stati Uniti nel 1971.

 

Oggi sono uno strumento indispensabile per la gestione della liquidità per molte compagnie assicurative e fondi pensione a livello globale. Anche altri utenti, come aziende, family office e fondazioni, li hanno incorporati nelle loro attività quotidiane. La dimensione attuale del settore è di circa USD 5.100 miliardi negli Stati Uniti e di circa mille miliardi di USD in Europa.

Un breve recap: cosa sono i fondi monetari

I fondi monetari sono fondi comuni aperti (mutual) che investono in strumenti a breve termine, quali commercial paper, obbligazioni a tasso variabile, depositi a termine, obbligazioni garantite e pronti contro termine. Questi strumenti hanno scadenze residue brevi. I fondi monetari sono altamente liquidi e sono utilizzati a fini di diversificazione, accanto ai depositi bancari tradizionali. Gli investitori e i dipartimenti del Tesoro con liquidità dormiente sono spesso colpiti da restrizioni e limitazioni delle controparti interne per le loro linee di credito bancarie. Con i fondi monetari, gli investitori beneficiano dell'esperienza dei fund manager, che li aiuta a diversificare il rischio tra altre controparti.

Come per tutti gli investimenti, le attività sottostanti dei fondi monetari sono detenute separatamente (in custodia). Al contrario, il denaro depositato regolarmente si trova nel bilancio della banca. Grazie alle loro dimensioni, i fondi monetari consentono agli investitori di partecipare a un portafoglio più diversificato e di migliore qualità rispetto a un investimento indipendente. È inoltre abbastanza comune che gli investitori utilizzino più fondi monetari, considerati quali contante o equivalenti al contante, vista la loro elevata liquidità e la possibilità di accesso quotidiano al contante investito.

I fondi monetari a breve termine che aderiscono agli orientamenti dell'ESMA (European Securities and Markets Authority) devono soddisfare determinati requisiti. Questi includono restrizioni in materia di liquidità, durata, requisiti minimi di rating ed esposizione dell'emittente. Per ottenere una classificazione con rating AAA, i fondi monetari a breve termine devono possedere le seguenti caratteristiche:

  • almeno il 10% del volume del fondo con scadenza overnight
  • minimo 30% in scadenza entro sette giorni
  • WAM (scadenza media ponderata) massima di 60 giorni
  • WAL (vita media ponderata) massima di 120 giorni
  • partecipazione massima del 5% per ogni singolo emittente sottostante (esclusi i depositi governativi e i depositi overnight).

Nel corso degli anni, le dimensioni e l'importanza dei fondi monetari sono cresciute in modo significativo, con i clienti istituzionali e le aziende come investitori primari. Ma i fondi sono utilizzati anche da organizzazioni, servizi pubblici, università e investitori privati, il che ne amplia la base di utenti. Ciò è dovuto al fatto che i fondi monetari tendono a offrire un tasso competitivo prossimo o superiore ai tassi di interesse correnti. Inoltre, di solito non hanno restrizioni di accesso, il che li rende un asset altamente liquido con rendimenti interessanti.

Occorre però fare attenzione: "fondo monetario" corrisponde a una dicitura ampia che copre diversi tipi di fondo e di orizzonte temporale di investimento. È quindi necessario che gli investitori esaminino il prospetto del fondo monetario a cui si stanno interessando, per assicurarsi che corrisponda al profilo di rischio desiderato. Ad esempio, alcuni fondi monetari utilizzano derivati per ottenere rendimenti aggiuntivi, il che costituisce un ulteriore livello di rischio. I gestori degli investimenti devono pertanto indicare chiaramente l'uso dei derivati nel prospetto e nel factsheet.

I fondi monetari inoltre coprono diversi orizzonti d'investimento, che gli investitori dovrebbero prendere in considerazione nella scelta. Lo stesso vale per i rendimenti, che quando sono più elevati tendono ad andare di pari passo con un rischio più alto.

Perché è il momento giusto per i fondi monetari?

I recenti rialzi dei tassi da parte delle banche centrali hanno portato alla ribalta un settore rimasto ignorato per qualche tempo, soprattutto nell'Eurozona, dove i tassi sono stati negativi o pari a zero per 10 anni. I rialzi dei tassi, finalizzati a porre un freno all'inflazione, si sono verificati in diverse valute, fra cui: 10 rialzi consecutivi decisi dalla Banca Centrale Europea (EUR), 14 aumenti della Banca d'Inghilterra (GBP) e 11 aumenti della Federal Reserve (USD) dallo scorso anno. Questi rapidi aumenti hanno stimolato l'interesse per i fondi monetari, con i fondi denominati in euro che ora mostrano interessanti rendimenti positivi.

La nostra esperienza nei fondi monetari

abrdn vanta un'ampia esperienza nella gestione di attività liquide, occupandosi di circa € 47 miliardi in diverse valute (dati aggiornati al 31 dicembre 2022). La nostra esperienza nel settore ci consente di offrire soluzioni su misura per soddisfare le esigenze di liquidità e rendimento dei clienti, nonché il loro orizzonte temporale di investimento. Le nostre soluzioni di liquidità sono disponibili per gli investitori che sono alla ricerca di un accesso quotidiano alle negoziazioni o del potenziale per migliorare i propri rendimenti. Puntiamo a raggiungere quest'ultimo obiettivo attraverso diverse strategie incentrate sulla duration, sul credito o su una combinazione di entrambi. Il nostro obiettivo è garantire l'ottimizzazione della liquidità all'interno di un budget di rischio chiaramente definito.

La nostra gamma di soluzioni nella liquidità mira a preservare il valore del capitale e a fornire agli investitori un rendimento sui depositi tradizionali. Molti investitori istituzionali e tesorieri trovano interessante questo tipo di soluzione, in quanto consente loro di gestire in modo efficiente il proprio capitale circolante.

Gli investitori nei nostri portafogli di liquidità possono beneficiare di un team di professionisti di grande esperienza che segue un solido approccio d'investimento. Adottiamo infatti un approccio di lungo termine anche agli investimenti a breve termine, basato su tre principi fondamentali: preservazione del capitale, mantenimento della liquidità e stabilità dei rendimenti.

Il valore degli investimenti e il reddito derivante possono diminuire o aumentare e gli investitori potrebbero non recuperare la somma investita. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri.