Il Covid, l'Ucraina e il crescente protezionismo stanno spingendo la Commissione Europea a reagire incrementando la flessibilità fiscale e creando le condizioni per un maggiore coinvolgimento degli stati nella strategia industriale.
  • Le regole fiscali proposte dalla Commissione Europea vanno nella direzione di introdurre un quadro più flessibile e attuabile, che avrà lo scopo di creare piani su misura per la riduzione del debito. In caso di approvazione, si ridurrebbe il rischio di conflitto fra gli stati membri circa la politica fiscale. 

  • Tuttavia, mentre la maggior parte degli stati cosiddetti frugali, cioè piccoli e parsimoniosi, è soddisfatta della proposta, la Germania non è ancora salita a bordo. Le tempistiche di sostituzione delle regole (attualmente sospese) a partire dal 2024 sono strette. 
  • La risposta europea all'Inflation Reduction Act degli Stati Uniti si concentrerà inizialmente sull'allentamento delle norme sugli aiuti di Stato e sulla riallocazione dei fondi esistenti per proteggere la parità di condizioni. È poco probabile, anche se rimane un rischio, che che si scateni una guerra dei sussidi tra USA e UE. 
  • Nel tempo, l'UE passerà a una politica industriale più attiva da parte degli stati membri, a vantaggio delle tecnologie verdi.